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%T L'umano e il suo cervello redux: riflessioni dal fronte
%A Alì, Maurizio
%D 2022
%K Anthropology; Education; Neuroscience; Social sciences; Epistemology of science; COVID-19
%~ Université des Antilles - INSPE de la Martinique
%> https://nbn-resolving.org/urn:nbn:de:0168-ssoar-79141-0
%X A causa della crisi sanitaria globale provocata dall’epidemia da COVID-19, per quasi due anni abbiamo vissuto in uno stato d’emergenza sociopolitica accompagnato da restrizioni alla mobilità, nuove norme igieniche e distanziamento sociale. Il regime di lockdown ha imposto per vari mesi, nella maggior parte dei paesi del mondo, la chiusura delle scuole e delle Università (e l’impiego di dispositivi di didattica a distanza e continuità degli insegnamenti). Il prezzo da pagare è stato particolarmente alto: i ricercatori dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico hanno stimato che, durante i primi 9 mesi di crisi sanitaria (marzo-dicembre 2020) avevamo già perso più di 200 milioni d’anni d’apprendimento (Hanuschek e Woessmann, 2020). Il mondo dell’educazione ne ha profondamente sofferto e un nuovo programma di ricerche si è rapidamente sviluppato, volto questa volta a comprendere le dinamiche educative in tale nuovo contesto così come l’impatto che ha avuto la pandemia sulla salute mentale della comunità educativa.
È questa, dunque, la ragione del redux nel titolo di questo contributo. Così come i reduci tornano dal fronte, con queste pagine vorrei tornare su un tema che ho già avuto l’opportunità di introdurre per riproporlo alla luce degli interrogativi posti dalla crisi sanitaria (un vero e proprio campo di battaglia). L’obiettivo è di sintetizzare alcune considerazioni riguardo i più recenti sviluppi del dialogo che intrattengono le scienze umane e sociali e le neuroscienze al fine di riesaminare la logica soggiacente alle ricerche in ambito educativo e proporre nuovi scenari.
%C MISC
%G it
%9 Konferenzbeitrag
%W GESIS - http://www.gesis.org
%~ SSOAR - http://www.ssoar.info